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I dodici apostoli

KHM 202

Trecento anni prima della nascita di Cristo, viveva una madre che aveva dodici figli, ma era così povera e misera che non sapeva come tenerli in vita. Pregava il Signore ogni giorno di concederle che tutti i suoi figli vivessero sulla terra insieme al promesso Redentore. Dato che la loro miseria si faceva sempre più grande, li mandò uno dopo l'altro in giro per il mondo per guadagnarsi il pane. Il maggiore si chiamava Pietro: se ne andò e aveva già camminato per un intero giorno, quando capitò in un gran bosco. Cercò una via per uscirne, ma non la trovò e si addentrò sempre più, era così affamato che a stento si reggeva in piedi. Alla fine era tanto indebolito che dovette distendersi e credette di essere vicino a morire. D'un tratto gli fu accanto un bambino splendente, bello e gentile come un angelo. Il bimbo batté, le manine, sicché, egli dovette alzare gli occhi e guardarlo. Il bimbo disse: "Perché, te ne stai qui tutto triste?"

"Ah" rispose Pietro "vado in giro per il mondo a procurarmi il pane per poter vivere e riuscire a vedere il promesso Redentore: è il mio desiderio più grande." Il bimbo disse: "Vieni come me e il tuo desiderio sarà esaudito." Prese Pietro per mano e lo condusse in una caverna. Come entrarono tutto sfolgorava d'oro, d'argento e cristallo, e in mezzo c'erano dodici culle, l'una accanto all'altra. Allora l'angioletto disse: "Coricati nella prima e dormi un poco, io ti cullerò." Pietro ubbidì e l'angioletto gli cantò la ninna nanna e lo cullò finché, non fu addormentato. E, mentre dormiva, arrivò il secondo fratello, condotto anche lui dal suo angelo custode, e anche lui fu cullato finché, si addormentò. E così arrivarono anche gli altri, l'uno dopo l'altro, fino a quando tutti e dodici giacquero dormendo nelle culle d'oro. Dormirono per trecento anni, fino alla notte in cui nacque il Redentore. Allora si svegliarono, vissero con lui sulla terra e furono chiamati i dodici apostoli.

— FINE —

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